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Verified Emission Reductions (VERs): compensare le emissioni di CO2

Con l’espressione Verified Emission Reductions (VERs) si fa riferimento alla compensazione volontaria delle emissioni di CO2, attraverso il supporto a progetti di riduzione delle emissioni certificati. Tale meccanismo si realizza attraverso l’acquisto di crediti di carbonio, dove un credito equivale a una tonnellata di CO2 evitata o rimossa dall’atmosfera.

Un’operazione necessaria

Tra le pratiche più diffuse e applicate in tema di sostenibilità aziendale, la compensazione della CO2 (o carbon offsetting) permette a numerose aziende di puntare a essere riconosciute come realtà carbon neutral. Il processo passa attraverso azioni mirate di compensazione delle proprie emissioni per soddisfare i principi della Net Zero Initative e degli obiettivi di Sviluppo sostenibile della Nazioni Unite (SDGs), con impatti positivi sull’ambiente, sulla società e sulla stessa governance aziendale.

Le strade percorribili per soddisfare questo obiettivo sono numerose. Si può scegliere di agire in autonomia avviando progetti propri da zero, oppure – e questa è la pratica più comunemente perseguita – supportare progetti di enti terzi. In ogni caso, a oggi, si tratta ancora di un’iniziativa avviata su base volontaria. I progetti possono essere azioni di silvicultura, misure di ottimizzazione dell’efficienza energetica, gestione dei rifiuti o delle risorse idriche, sviluppo di fonti di energia rinnovabile, interventi agricoli.

Aziende e compensazione delle emissioni

L’obiettivo di queste attività di compensazione è quello ridurre le emissioni assorbendo (o contenendo) la CO2 in atmosfera. L’unità di misura di questo procedimento è il credito di carbonio, con un credito che equivale a una tonnellata di CO2 assorbita o evitata all’ambiente.

Ogni azienda è chiamata a seguire un preciso percorso per giungere all’obiettivo Net Zero entro la data prefissata del 2025. Un percorso articolato in quattro fasi, che partono dalla presa di piena consapevolezza verso la propria attività e giungono alla condivisione dei risultati, passando dalle effettive azioni di riduzione e compensazione delle emissioni.

Misurare e ridurre

Il primo passo del processo di compensazione si traduce in una necessaria analisi della propria carbon footprint. Misurare in modo oggettivo e completo il proprio impatto ambientale vuol dire fare riferimento a standard di contabilità dei gas serra, come il GHG Protocol, riconosciuto e utilizzato a livello globale. Attraverso questa valutazione, le imprese riescono ad avere una fotografica esaustiva della propria attività e valutare le azioni per giungere al secondo passo del percorso di carbon offsetting.

I dati raccolti con la misurazione permettono di avviare azioni mirate di riduzione delle proprie emissioni, postulando e individuando una concreta e consapevole strategia di sostenibilità aziendale, da condividere internamente ed esternamente con tutti i propri stakeholder, per iniziare a segnare il passo del cambiamento internamente e sull’intera catena di approvvigionamento.

Compensare le emissioni

Come detto, la compensazione delle proprie emissioni consiste nell’acquisto di crediti di carbonio generati da progetti specifici. Per poter emettere crediti di carbonio, il progetto deve essere certificato e rispondere a determinati standard di sostenibilità rilasciati da enti come Gold Standard, Climate Action Reserve o Plan Vivo. Inoltre, le attività vengono periodicamente monitorate e garantite da report rilasciati con regolarità e dalla continuità del progetto.

Solo su queste basi, le società che generano crediti hanno facoltà di emetterli a chi ne fa richiesta. I crediti prodotti da un progetto certificato sono registrati in registri pubblici gestiti internamente da chi produce i VERs. Ovviamente, anche l’attività dell’azienda che acquista VERs viene monitorata da organismi di parte terza, i cosiddetti auditor di progetto, che verificano quantità e corrispondenza con quanto dichiarato. Solo a quel punto, gli standard emettono effettivamente i crediti di carbonio.

Comunicare la compensazione

L’ultimo step per far sì che una strategia di compensazione si riveli davvero efficace e restituisca i migliori risultati possibili passa inevitabilmente dalla comunicazione. Una comunicazione che deve essere puntigliosa, trasparente, competente, precisa e semplice. Attraverso la comunicazione, infatti, non solo si migliora la propria reputazione, ma si può avere un’influenza positiva sui propri stakeholder, spingendo anche loro sulla strada del cambiamento.

In tale contesto, le linee guida rilasciate dalla Net Zero Initiative rivelano come sia oggi fondamentale seguire la norma ISO 1401 e sia preferibile parlare di contribuzione climatica piuttosto che di compensazione delle emissioni. Il motivo è da ricercare nell’accezione negativa dell’espressione originaria, che sottintende e lascia trasparire il proseguimento di azioni nocive e a forte impatto ambientale. Di contro, invece, con contribuzione climatica si focalizza l’attenzione sullo scopo.

kore

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