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Iniziative di simbiosi industriale: trasformare gli scarti in nuove risorse

Nel modo di fare e intendere l’azienda dei prossimi anni, gli imprenditori saranno sempre più chiamati a fare proprio, a prendere in considerazione e a sfruttare le potenzialità del concetto di simbiosi industriale.

Una soluzione condivisa

In un’ottica di produzione e sfruttamento delle risorse necessariamente più green e sostenibili, la simbiosi industriale si pone come soluzione importante, in grado di restituire risposte concrete e benefici lungo tutta la filiera: dalle aziende, al contesto in cui operano, fino a consumatori e ambiente.

Parliamo di un modello di partnership tra realtà industriali, solitamente distinte, capace di rivelarsi particolarmente efficace grazie alla possibilità di condividere e ottimizzare l’utilizzo delle risorse, ma anche di conoscenze e competenze. In un processo che trasforma in risorsa per un’azienda quello che per un’altra è uno scarto o un sottoprodotto.

Economia circolare e modello win-win

I vantaggi di avviare collaborazioni di simbiosi industriale sono innumerevoli e tangibili, tanto per le aziende che li sposano, quanto per il percorso verso un’imprenditorialità maggiormente consapevole e sostenibile, sempre più guidata da principi di economia circolare e con enorme e positivo ritorno per l’ambiente e la sua preservazione.

Si riducono gli sprechi di risorse, si restituisce nuova vita agli scarti e si contengono i costi. Insomma, rispondendo ai principi dell’economia circolare, la simbiosi industriale sposa alla perfezione il nuovo modello economico win-win, che identifica un approccio capace di restituire reciproco vantaggio alle realtà che collaborano e condividono un dato contesto.

Un contesto favorevole

Anzitutto, è bene chiarire come, nella maggior parte dei casi, la simbiosi industriale sia possibile all’interno di un contesto logistico ed economico favorevole. È sicuramene più facile, infatti, veder avviata questo tipo di partnership quando gli attori sono società con stabilimenti vicini, o che decidono di costituire un distretto industriale o, ancora, che coesistono nei cosiddetti parchi eco-industriali.

La vicinanza e la condivisione di opportunità rendono possibile la simbiosi, così da permettere a tutti gli attori del progetto di produrre sfruttando vantaggi a livello di competitività, innovazione, risparmio, impatto ambientale ed economico. In questo modo, le buone pratiche di sostenibilità messe in atto da ogni impresa vedono allargare il proprio orizzonte, in un contesto di collaborazione e sostegno reciproco.

Modello continuo e modello batch

Sono due i principali modelli organizzativi di simbiosi industriale: quello continuo e quello batch. Il primo comprende le realtà riunite in distretti industriali o in parchi eco-industriali; il secondo si fonda, invece, sul concetto di rete di simbiosi industriale. Il discrimine tra i due approcci risiede principalmente nella natura delle collaborazioni.

Nel modello batch, infatti, le imprese fanno riferimento e sfruttano le potenzialità di piattaforme di condivisione SaaS (Software as a Service) e gestionali ERP (Enterprise Resource Planning) per scambiare risorse e competenze, lavorando in modo dinamico e maggiormente flessibile per quanto riguarda le tipologie di interventi di simbiosi, che sono così, rispetto al modello continuo, meno vincolati e più suscettibili a variazioni e aggiornamenti nel tempo, in base a scelte, necessità e opportunità.

Simbiosi in Italia

Nel nostro paese, la simbiosi industriale si concretizza nelle cosiddette AEA (Aree industriali ecologicamente attrezzate), definite dalla legge come aree industriali dotate delle infrastrutture e dei sistemi necessari a garantire la tutela della salute, della sicurezza e dell’ambiente, basate su una gestione unitaria imposta dalla normativa e con l’obiettivo di gestire, in maniera unica e integrata, i servizi ambientali connessi alle attività industriali.

In ogni caso, questo tipo di approccio ha ancora ampi margini di crescita e attuazione. Sono, infatti, ancora troppo poche le realtà industriali che han scelto di aderirvi e ancora tanta la strada da fare per rendere il sistema industria capace di cooperare attivamente su diversi livelli e per un obiettivo comune.

Un cambiamento per il futuro

Cambiare mentalità e strategie in ottica di simbiosi industriale è, però, senza dubbio una delle chiavi principali su cui puntare per dare una spinta concreta alle possibilità di innovazione, contenimento degli sprechi e ottimizzazione del mercato e una maggiore capacità di prevedere, affrontare e resistere a possibili scossoni e imprevisti.

La simbiosi industriale è parte fondamentale dell’industria che verrà e, di conseguenza, del mercato del futuro. Quindi, le aziende devono farsi trovare pronte ed essere ricettive nell’adottarla, trovando partner fidati con cui crescere insieme, consumando e sprecando di meno per il bene di tutti e la salvaguardia dell’ambiente, senza smettere di crescere e generare utili, ma, anzi, attirando nuove collaborazioni e moltiplicando le proprie possibilità.

kore

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