CSR MAGAZINE

Sconfiggere il greenwashing e proteggere i consumatori: nuove leggi europee

A gennaio del 2024, il Parlamento europeo ha affrontato una serie di votazioni significative, con particolare attenzione rivolta alla lotta contro il greenwashing. Oltre alla discussa proposta riguardante le Etichette Verdi, volta a contrastare le pratiche di greenwashing diffuse nelle etichette dei prodotti e nella pubblicità, è stata approvata a Strasburgo un’altra legge di rilievo: l’Empowering Consumers for the Green Transition (ECGT), volta a rafforzare il già ambizioso pacchetto legislativo contro le informazioni fuorvianti. Il testo, deve ora ricevere l’approvazione definitiva del Consiglio per essere poi pubblicata nella Gazzetta ufficiale. Gli Stati membri avranno 24 mesi di tempo per recepirla nel diritto nazionale.

DICHIARAZIONI AMBIENTALI GENERICHE

Le nuove disposizioni mirano a migliorare la chiarezza e l’affidabilità dell’etichettatura dei prodotti, vietando l’utilizzo di indicazioni ambientali generiche prive di certificazioni e prove concrete. Ad esempio, espressioni come “rispettoso dell’ambiente”, “verde”, “naturale”, “biodegradabile”, “a impatto climatico zero” o “eco” saranno vietate se non supportate da evidenze affidabili e concesse solo se l’intero prodotto è effettivamente più rispettoso dell’ambiente rispetto ai prodotti convenzionali e certificato da un programma affidabile come l’Ecolabel Ue. Inoltre, non sarà possibile pubblicizzare un prodotto o un’azienda come verde se solo una piccola parte del prodotto o dell’attività è stata resa più sostenibile.

Uno studio condotto dalla Commissione europea nel 2020 ha evidenziato la diffusione del greenwashing: su un campione di 150 dichiarazioni ambientali analizzate, il 53,3% conteneva informazioni fuorvianti o non fondate sui presunti vantaggi ambientali dei prodotti, mentre il 40% non era supportato da prove concrete.

GARANTIRE TRACCIABILITÀ E AFFIDABILITÀ

Poiché sul mercato europeo sono attualmente presenti troppe etichette ecologiche, circa 230, l’Ufficio europeo per l’ambiente (EEB) ha introdotto un processo di verifica di terze parti delle stesse. Inoltre, secondo le disposizioni della Legge ECGT, le evidenze scientifiche sulle affermazioni ambientali dovranno essere accessibili a tutti i consumatori tramite QR code o sul sito web dell’azienda, per garantire tracciabilità e affidabilità.

Sono state approvate anche misure per aumentare la trasparenza riguardo alla durabilità dei prodotti, istituendo un nuovo marchio per identificare i prodotti con una garanzia più estesa. È stato vietato l’uso di indicazioni fuorvianti sulla durabilità dei prodotti, come ad esempio dichiarazioni ingannevoli sul ciclo di lavaggio di una lavatrice o inviti a sostituire i beni di consumo prima del necessario.

kore

Nuova bozza Testo Unico FER: più vincoli e critiche dal settore

Leggi l'articolo

PMI e Finanza Sostenibile: crescita di interesse e consapevolezza

Leggi l'articolo

ISCRIVITI ALLA MAILING LIST
DEL NOSTRO MAGAZINE

per restare sempre aggiornato sui temi della CSR

Indirizzo Email(Obbligatorio)
Consenso(Obbligatorio)