CSR MAGAZINE
15 Maggio 2024
Packaging: meno rifiuti, più sostenibilità
Il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo politico preliminare su una proposta di regolamento concernente gli imballaggi e i rifiuti derivanti da essi. L’intento è quello di promuovere una maggiore sostenibilità nel settore del packaging, contrastando l’incremento della quantità di rifiuti di imballaggio prodotti nell’Unione Europea.
Il mercato del packaging nell’UE rappresenta infatti sia una considerevole fonte di fatturato, stimato intorno ai 370 miliardi di euro, sia una fonte crescente di rifiuti; si stima infatti che ogni cittadino europeo abbia generato circa 188,7 kg di rifiuti di imballaggio nel 2021, un dato destinato a salire a 209 kg entro il 2030 se non si adottano provvedimenti correttivi.
Per questo motivo e per guidare l’Europa verso un’economia circolare, pulita e sostenibile, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, sia il Consiglio che il Parlamento hanno recentemente convenuto su una serie di regolamenti volti a ridurre, riutilizzare e riciclare gli imballaggi nell’ottica dell’economia circolare.
Le nuove disposizioni mirano a considerare l’intero ciclo di vita del packaging per garantire che gli imballaggi utilizzati nell’UE siano più sicuri e sostenibili. Ciò significa richiedere che tutti gli imballaggi siano riciclabili e che la presenza di sostanze nocive sia ridotta al minimo. Inoltre, si stabiliscono requisiti di armonizzazione dell’etichettatura per rendere le informazioni trasmesse ai consumatori più trasparenti e comprensibili.
L’accordo prevede anche l’imposizione di obiettivi vincolanti per ridurre l’uso eccessivo di imballaggi, con una diminuzione del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040. Inoltre, si vietano certi formati di imballaggi in plastica monouso e si impone ai produttori e agli importatori di minimizzare peso e volume degli imballaggi, con alcune eccezioni per i design protetti da diritti di proprietà intellettuale.
Per quanto riguarda il riutilizzo, vengono stabiliti nuovi obiettivi vincolanti da raggiungere entro il 2030 e obiettivi indicativi per il 2040, con deroghe previste in determinate circostanze. Inoltre, le imprese di asporto sono obbligate a offrire ai clienti la possibilità di riempire i propri contenitori senza costi aggiuntivi, mentre le attività di asporto dovranno sforzarsi di offrire il 10% dei prodotti in formati adatti al riutilizzo entro il 2030.
Il testo dell’accordo provvisorio mira anche a promuovere imballaggi riciclabili, mantenendo obiettivi per l’uso di materiale riciclato nei contenitori di plastica e introducendo norme per migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti, inclusi sistemi di restituzione su cauzione per le bottiglie di plastica monouso e i contenitori metallici per bevande.
L’accordo provvisorio dovrà ora essere sottoposto all’approvazione dei rappresentanti degli Stati membri e delle commissioni parlamentari competenti prima di poter entrare in vigore. Una volta adottato formalmente, il regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 18 mesi dopo la data di pubblicazione.