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Investimenti Previdenziali e Sostenibilità: L’integrazione dei criteri ESG in crescita

La decima edizione della ricerca condotta dal Forum per la Finanza Sostenibile (FFS) evidenzia un aumento significativo nell’integrazione dei criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) nelle politiche di investimento degli operatori previdenziali italiani. Lo studio, realizzato in collaborazione con Mefop e MondoInstitutional, ha coinvolto 99 piani previdenziali, tra cui casse di previdenza, fondi pensione e piani individuali pensionistici.

Nel 2024, 79 piani previdenziali hanno dichiarato di includere criteri ESG nelle loro decisioni di investimento, rispetto ai 76 del 2023. Tra questi:

  • 53 piani (contro i 48 del 2023) applicano gli investimenti ESG al 75-100% del patrimonio;
  • 16 piani (20% del totale) adottano i criteri ESG in tutti gli investimenti.

Le principali motivazioni includono:

  • La possibilità di combinare impatto socio-ambientale e rendimento finanziario;
  • L’impulso dato dal quadro normativo;
  • Una gestione più efficace dei rischi finanziari

Un numero crescente di piani considera l’obiettivo net-zero nelle proprie politiche (da 16 a 19) e misura l’impronta di carbonio del portafoglio (da 41 a 43). Tra gli approcci ESG, quello delle esclusioni rimane il più diffuso (89%), seguito da metodologie come il best-in-class e l’adesione a convenzioni internazionali.

Il coinvolgimento del Consiglio di Amministrazione (CdA) nell’implementazione delle politiche ESG è aumentato. Il 40% degli investitori SRI (Sustainable and Responsible Investment) fornisce indicazioni specifiche su settori e criteri ESG rilevanti. Inoltre:\n

38 piani si avvalgono di advisor ESG per attività come la misurazione della carbon footprint o il monitoraggio dei rischi ESG.\n

Centralità degli Stakeholder e Innovazioni nella Gestione

Un aspetto chiave emerso dallo studio è l’importanza delle politiche di coinvolgimento degli stakeholder. Il 26% dei piani integra obiettivi ESG nei sistemi di remunerazione del personale, e 21 operatori (rispetto ai 17 del 2023) raccolgono le preferenze degli iscritti sull’inclusione dei criteri ESG.

Conclusioni

L’aumento degli operatori previdenziali che adottano strategie ESG riflette una maturità crescente del settore, che non solo risponde alle normative ma assume un ruolo guida nella sostenibilità finanziaria e sociale. Gli investimenti ESG sono sempre più riconosciuti come strumenti capaci di migliorare il rapporto rischio-rendimento e di affrontare le sfide climatiche e sociali in modo responsabile.

kore

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