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Industria 4.0: chiave di accesso per la sostenibilità ambientale

Stiamo vivendo la quarta rivoluzione industriale da ormai un decennio. L’espressione Industria 4.0, infatti, è stata utilizzata per la prima volta alla fiera di Hannover nel 2011 e, oggi, è entrata nella cultura, nell’approccio al fare impresa e nella legislazione a livello mondiale. Ma quali sono i tratti che la contraddistinguono? Perché l’I4.0 può rappresentare un’ottima opportunità in termini di sostenibilità ambientale?

LA TRASFORMAZIONE DIGITALE

Con industria 4.0 si fa riferimento al processo di digitalizzazione delle imprese. Sostenuta da diversi incentivi statali anche in Italia, questa evoluzione mira a trasformare il modo di lavorare e la natura stessa delle organizzazioni, puntando con forza a un’automazione che sia sempre più digitale, smart e integrata.

Una vera e propria trasformazione digitale che, per la prima volta, porta le aziende a gestire in egual misura e in un unico sistema produttivo, risorse fisiche e risorse digitali. Per fare questo e muovere verso una produzione sempre più sostenibile, l’industria 4.0 si serve di nuove tecnologie come l’Internet delle cose (IoT – Internet of Thing) e di innovativi modelli di business.

L’IMPORTANZA DI STUDIARE I DATI

Partendo da questo tipo di approccio e dall’implementazione nei processi produttivi di nuove tecnologie come il Cloud e l’Information Tecnology (IT), ogni realtà ha oggi a disposizione una grande quantità di dati e informazioni sul proprio conto. In pratica, grazie all’automazione e all’utilizzo del digitale, si è resa possibile una gestione integrata delle informazioni riferibili a ogni lavorazione. “Filtrate” attraverso processi di Industrial Analytics, queste informazioni aiutano a valutare e ottimizzare (anche in via preliminare) ogni aspetto della propria attività.

Prendendo come esempio un singolo macchinario, attraverso l’analisi dei dati è possibile valutarne e predirne la capacità produttiva, ma anche avere sempre sotto controllo lo stato di usura di ogni singola componente. In real time, è possibile valutare la qualità del prodotto, predire la vita residua di una componente o la possibilità che si verifichi un errore. Così come rilevare immediatamente anomalie di funzionamento scongiurando gusti, rotture, fermo macchina e favorendo e ottimizzando il processo e il tempo necessari alla manutenzione.

LA RIVOLUZIONE DEL FARE IMPRESA

Da queste premesse è chiaro come l’I4.0 e la digitalizzazione che ne consegue permettano di ridurre gli sprechi e ottimizzare le prestazioni di un’impresa. Sprechi che, se non eliminati, travalicano le mura della fabbrica che li produce e si ripercuotono su tutta la catena produttiva, ricadendo sull’economia, la società e l’ambiente. Abbracciare questo cambio di prospettiva permette di rivoluzionare il concetto stesso di fare impresa, favorendo e agevolando quei processi che incontrano e sposano i principi di sostenibilità secondo i criteri ESG.

Ed è chiaro come tra questi non possa non esserci l’economia circolare, e tutti i benefici che ne derivano: dall’ottimizzazione delle risorse e delle materie prime all’abbattimento degli sprechi, dalla capacità di allungare la vita di un macchinario e di perfezionare quella di un prodotto. Il tutto, con evidenti e significativi benefici per l’ambiente e per l’industria stessa.

Sì, perché muovere verso un’economia circolare facendosi trainare da un approccio 4.0 rappresenta un’opportunità unica per qualsiasi realtà imprenditoriale. Oltre all’abbattimento degli scarti e l’ottimizzazione delle risorse, un’impresa 4.0 è più competitiva ed efficiente e, cosa non da poco, ha concrete possibilità di fare da volano per agevolare la nascita e lo sviluppo di nuovi modelli di business tra i propri stakeholder.

CONDIVISIONE E RISPETTO PER L’AMBIENTE

Grazie alla digitalizzazione d’impresa, ogni prodotto, industria, interprete e utente sarà connesso, verso un modello di economia sempre più circolare e sostenibile sia economicamente, sia dal punto di vista della società e dell’ambiente. Ecco, allora, che diventa più semplice capire come l’industria 4.0 possa essere la chiave d’accesso per la sostenibilità ambientale.

Attraverso l’I4.0 si risparmia, si riducono gli sprechi, si allunga la vita dei macchinari con semplici (e spesso gratuiti) aggiornamenti lato software e monitoraggio costante delle prestazioni, si recuperano materiali e risorse, si creano e condividono competenze e si lavora con un occhio già volto al futuro e pronto per le nuove sfide del mercato. Il tutto abbattendo la propria incidenza sull’ambiente.

kore

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