CSR MAGAZINE
7 Febbraio 2023
Che valore dà il consumatore alle certificazioni?
Chiariamolo subito: il consumatore dà un grande valore alle certificazioni. I consumatori più giovani sono, statisticamente, quelli con maggiore dimestichezza e coscienza sul tema, reputando la sostenibilità un valore importante, da ricercare con costanza e convinzione.
Consumatore: uno stakeholder tra gli stakeholder
Oggi, perseguire la sostenibilità è tanto necessario quanto non più sufficiente. Questo è vero a maggior ragione in un mercato e in un contesto sempre più consapevole e attento, come quello attuale. Le aziende sono, di conseguenza, chiamate a dare risposte tangibili, trasparenti e veritiere, tanto ai partner quanto al consumatore, uno stakeholder tra gli stakeholder a cui occorre riservare la giusta attenzione.
Le certificazioni sono strumenti che il consumatore inizia a conoscere e a considerare utili per valutare al meglio l’impegno sociale e ambientale di una realtà aziendale, tanto dal punto di vista generale, quanto in relazione a un singolo prodotto o servizio proposto. Senza dimenticare che sotto la lente dell’attenzione finiscono anche i processi specifici e le relazioni instaurate necessarie per portare a compimento l’obiettivo della propria attività. Che si tratti di attestazioni raggiunte per buone pratiche aziendali o per iniziative a tutela dell’ambiente, vedere riconosciuta la propria attività da una certificazione rappresenta un valore aggiunto importante.
L’importanza di affidarsi a un ente riconosciuto
La valutazione di conformità viene, appunto, definita come l’attestazione della conformità rispetto a requisiti specifici, verificati, controllati e validati. In passato questa operazione era spesso condotta internamente con autodichiarazioni rilasciate riferendosi a standard, oppure affidando la valutazione a audit di seconda parte, spesso facenti parte della propria catena di fornitura. Oggi, però, queste prassi sono sempre meno consigliate. Per vedere valutata e riconosciuta al meglio la propria conformità è necessario rivolgersi a un ente terzo certificatore, preferibilmente riconosciuto.
Solo l’ente terzo, infatti, restituisce un ulteriore valore aggiunto alla propria certificazione, incrementando il livello di fiducia del consumatore (e degli stakeholders in generale) in riferimento all’attestazione di conformità e all’operato dell’azienda. Questo perché la valutazione “indipendente” garantisce che le regole prese in esame per conferire la certificazione siano state seguite con competenza e, soprattutto, imparzialità, eliminando possibili conflitti di interesse e facendosi guidare da regole condivise con tutti i soggetti coinvolti nel piano d’indagine.
Parlare ai consumatori
Ottenere il riconoscimento è, però, solo il primo passo del percorso. Il secondo fondamentale step è quello di comunicare quanto raggiunto in modo chiaro e immediato. Le certificazioni assumono, infatti, la funzione di entry gate per i clienti, che vogliono essere informati al meglio, comprenderle e farle proprie, fino al punto di sentirsi attori protagonisti e giocare un ruolo importante nel processo di cambiamento.
La capacità di comunicare chiaramente ed educare il consumatore ad una comprensione corretta dei propri marchi e delle certificazioni raggiunte è aspetto basilare dietro la responsabilità sociale di un’impresa. A chiederlo sono gli stessi consumatori, che cercano e utilizzano le certificazioni per orientarsi sul mercato e compiere scelte di acquisto consapevoli e sicure, arrivando anche a pagare di più pur di contribuire a una buona causa.
Passare dal canale giusto
Al giorno d’oggi, però, comunicare la sostenibilità e le proprie certificazioni non vuol dire soltanto poter apporre un “bollino” sulla propria confezione, ma è un processo che si traduce in una strategia multi-level, capace di sfruttare le potenzialità dei diversi canali di comunicazione che il contesto attuale mette a disposizione.
Oltre alle importanti comunicazioni ufficiali sul proprio sito internet, sui propri prodotti, nella pubblicità tradizionale e nella reportistica aziendale, veicolare la comunicazione della sostenibilità attraverso i social – che ormai permettono di raggiungere ogni fascia d’età – risulta la scelta vincente e in grado di soddisfare al meglio le necessità di informazione e sicurezza che i consumatori ricercano quando si “affidano” e accordano la propria fiducia a un marchio. Perché, più le informazioni sono condivise e chiare e più la certificazione acquista e restituisce valore.