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Certificazioni di sostenibilità: un mercato da 21,33 miliardi di dollari entro il 2031

Il mercato globale delle certificazioni di sostenibilità è destinato a raggiungere un valore di 21,33 miliardi di dollari entro il 2031. Un dato che fotografa la crescente centralità di strumenti e standard capaci di attestare in modo strutturato e verificabile l’impegno delle imprese verso pratiche ambientali, sociali e di governance (ESG).

Le certificazioni di sostenibilità nascono con una duplice funzione. Da un lato, misurano in maniera trasparente le performance ESG di un’organizzazione, di un prodotto o di un servizio. Dall’altro, consentono alle aziende di comunicare il proprio impegno in modo credibile, riducendo il rischio di greenwashing.

Per le imprese, disporre di certificazioni riconosciute rappresenta un vantaggio competitivo tangibile: significa rafforzare la reputazione, attrarre investitori e partner commerciali, accedere a nuovi mercati e, non ultimo, ottenere condizioni più favorevoli per finanziamenti e strumenti di finanza sostenibile.

Negli ultimi anni, il numero e la tipologia di certificazioni sono cresciuti in maniera significativa. Accanto agli standard generali, sono nate certificazioni settoriali e trasversali, in grado di rispondere a esigenze specifiche.

Tra le più diffuse troviamo:

  • ISO 14001: sistema di gestione ambientale
  • ISO 14064: misurazione e rendicontazione delle emissioni di gas serra
  • ISO 45001: standard internazionale per i Sistemi di Gestione per la Salute e Sicurezza sul Lavoro
  • ISO 50001: sistema di gestione per l’energia
  • SA8000: responsabilità sociale d’impresa
  • B Corp Certification: aziende che rispettano elevati standard sociali e ambientali
  • LEED (Leadership in Energy and Environmental Design): edilizia sostenibile

Dietro questi standard opera una rete articolata di organismi di certificazione nazionali e internazionali. In Italia, è ACCREDIA che accredita auditor indipendenti e società di consulenza specializzate, quali Bureau Veritas, SGS, DNV, TÜV SÜD o RINA, a rilasciare certificazioni di qualità, sicurezza, ambiente alle imprese.

Un mercato in forte crescita

Secondo lo studio Sustainable Certification Market (2025 Edition) di Azoth Analytics, il settore ha registrato una crescita del +13% tra il 2021 e il 2024, arrivando a valere 6,85 miliardi di dollari nel 2024. Le proiezioni stimano che la curva rimarrà positiva almeno fino al 2031, con un picco del valore a 21,33 miliardi di dollari.

Alla base di questa crescita troviamo una combinazione di fattori:

  • Regolamentazione più stringente: governi e istituzioni stanno spingendo verso obblighi di rendicontazione ESG e requisiti di sostenibilità negli appalti pubblici. Esempi concreti sono il Green Deal europeo, le Climate Disclosure Rules della SEC negli Stati Uniti (attualmente oggetto di dibattito politico e ancora in fase di definizione), il Carbon Neutrality Pledge della Cina e gli obiettivi net-zero del Giappone.
  • Innovazione tecnologica: strumenti digitali, blockchain e piattaforme di monitoraggio basate su intelligenza artificiale stanno rendendo i processi di certificazione più rapidi ed economici, con particolare beneficio per PMI e fornitori nei Paesi in via di sviluppo.
  • Finanza sostenibile: green bond, fondi ESG e prestiti legati a parametri di sostenibilità creano un incentivo diretto per le imprese a dotarsi di certificazioni riconosciute, così da rispondere alle aspettative degli investitori.

Sebbene la crescita si registri a livello internazionale, questa non è uniforme. L’Europa mantiene la leadership grazie a un quadro legislativo maturo e coerente. Il Nuovo Continente mostra una dinamica positiva, pur con qualche freno legato alle divergenze politiche negli Stati Uniti. L’Asia sta accelerando, spinta sia dalle politiche nazionali sul clima sia dalla necessità di rispettare i requisiti ESG per esportare. Medio Oriente e Africa rappresentano mercati emergenti, dove la domanda di certificazioni è in crescita grazie agli investimenti infrastrutturali e all’attenzione crescente verso le energie rinnovabili.

Il quadro complessivo mostra un trend chiaro: la sostenibilità non è più un tema accessorio, ma un pilastro strutturale per le imprese. Le certificazioni, lungi dall’essere semplici etichette, diventano strumenti strategici per misurare, comunicare e migliorare le performance ESG.

kore

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