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Analisi di materialità

Oggi stiamo assistendo a una crescente domanda di analisi di materialità. Ma procediamo per gradi. Con materialità si fa riferimento a quegli aspetti che hanno un impatto diretto o indiretto sulla capacità di un’azienda di creare, preservare o disperdere valore economico, sociale o ambientale, per se stessa, ma anche per i propri stakeholder e per l’intera società. E, ancora prima di capire perché sia così importante inserire un’analisi di materialità nel proprio report di sostenibilità, occorre chiarire che cosa si intende con analisi di materialità.

Che cos’è l’analisi di materialità

A più riprese, i Global Reporting Initiative (GRI) e l’International Integrated Reporting Committee (IIRC) hanno promosso l’analisi di materialità come principio imprescindibile per avvicinare la rendicontazione di un’azienda alle attese degli stakeholder. Si tratta di un metodo analitico che permette a un’azienda di identificare agli aspetti più rilevanti per se stessa e per i suoi stakeholder, così da poter dare loro una maggiore rilevanza e priorità in ottica di vision e mission.

Questione di priorità e aspettative

Detto questo, per comprendere perché valutare la materialità sia così importante, occorre chiarire che grazie a essa (e la matrice di materialità che ne deriva) un’azienda riesce a decidere su quali temi di sostenibilità concentrare e investire tempo e risorse.

Identificati i potenziali aspetti di sostenibilità ritenuti importanti per la propria value chain, questi vengono analizzati tenendo conto, in primis, di quanto possano potenzialmente impattare sulla crescita, sui costi o sulla fiducia di un’azienda nei confronti dei propri stakeholder e, in seconda battuta, del grado di importanza agli occhi degli stakeholder.

Incrociando queste due valutazioni, si ottiene una rappresentazione grafica che aiuta a distinguere gli aspetti meritevoli di essere trattati come prioritari da quelli, invece, da trascurare perché hanno un impatto marginale sulla capacità di generare, preservare o disperdere valore economico, sociale o ambientale per l’azienda.

Inoltre, l’analisi favorisce la comprensione di quanto ogni aspetto riesca a intercettare e soddisfare le aspettative e le attese degli stakeholder. E questa non è una cosa da poco, visto nel mercato di oggi, le aspettative degli stakeholder arrivano a determinare le strategie e il successo di un’azienda. Ma come fa un’azienda a capire se un aspetto è da includere nel report di sostenibilità o meno? Semplice, deve chiedersi se quell’aspetto è così importante da poter influenzare le decisioni di uno stakeholder nei propri confronti.

Critiche all’analisi di materialità

E qui arrivano anche le critiche, che additano l’analisi di materialità di autoreferenzialità. Vero, non esistono standard o regole oggettive per scegliere gli aspetti da analizzare e gli stakeholder da coinvolgere e, in questo senso, le scelte spettano all’azienda stessa. In realtà, però, molte aziende si affidano a società di consulenza esterne e aprono canali comunicativi diretti con gli stakeholder per porre le basi della propria analisi. D’altro canto, un’analisi non oggettiva mina lo scopo stesso della valutazione.

Almeno inizialmente, per ridurre il rischio di errori nella scelta degli stakeholder da coinvolgere e dei temi da trattare è buona cosa provare ad andare sul sicuro. Per i primi, è consigliabile prediligere il coinvolgimento delle tre categorie considerate prioritarie: lavoratori, fornitori e clienti. Per i temi, invece, un buon punto di partenza può essere quello di fare riferimento alle tematiche GRI.

Vantaggi dell’analisi di materialità

Le critiche si esauriscono praticamente qui, dunque meglio concentrarsi sui vantaggi derivati da un’analisi di materialità fatta come si deve. E non sono pochi. Anzitutto, tenendo conto dei rischi e delle opportunità emerse, se necessario, permette di reinquadrare la strategia aziendale. Non si deve, poi, tralasciare l’opportunità di riuscire ad avere finalmente ben chiare le key strategies che creano valore e quelle che, al contrario, finiscono per disperderlo.

Inoltre, attraverso l’analisi di materialità si acquisiscono conoscenze e mezzi per misurare le proprie performance finanziarie, sociali e ambientali. Il che permette anche di individuare in anticipo le tendenze del mercato e le richieste degli stakeholder, così da riuscire a prevederle, facendosi trovare sempre al passo con la concorrenza, se non addirittura anticiparla. Il che porta anche alla possibilità e al vantaggio di essere tra i primi a sviluppare prodotti o servizi sempre nuovi e in linea con le richieste del mercato.

In tema di sostenibilità, l’analisi di materialità consente poi di valutare al meglio lo sfruttamento delle risorse, così da ottimizzare i processi e minimizzare gli sprechi. Infine, partendo dall’analisi un’azienda riesce anche a identificare i temi che, seppur d’interesse degli stakeholder, fino a quel momento giocavano un ruolo marginale nei processi di rendicontazione. Da ciò, è poi possibile confezionare report CSR e contenuti comunicativi pesati ad hoc per ogni specifico gruppo di stakeholder: investitori, partner, clienti o dipendenti.

kore

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